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Ruini e i principi non negoziabili - Summer School Fondazione Magna Charta

La frase del Cardinal Ruini sulla revisione della legge 194 è stata indubbiamente la scintilla che ha riacceso il dibattito; oltre che l’unico, o quasi, tema di attualità riportato dai media tra quelli affrontati durante la terza giornata della Summer School della Fondazione Magna Carta. Tuttavia il Cardinale ha toccato temi molti più ampi, di cui si può leggere più approfonditamente nell’articolo La ragione e la fede di Ruini infiammano la Summer School di Alessandro Marrone su L’Occidentale.

Notevole la risposta definitiva di Ruini a chi considera se stesso un “cattolico adulto”, capace cioè di decidere da solo quando ascoltare la parola della Chiesa e del Papa. "Nessuno è obbligato per legge ad essere cattolico, però se sono cattolico devo accettare la logica cattolica, e cioé che ci sia un'autorità, che non è solo del Papa, ma che comunque ha un vertice nel Papa, che devo rispettare. […] La parola adulto preferisco evitarla. E' nel giusto quel cattolico che è coerente con la legge del cattolicesimo e che rispetta il Papa."

Il Cardinale ha sottolineato la distinzione tra l’accettazione da parte dei cattolici deIla logica della democrazia, in forma della regola della maggioranza, e l’abbandono dei “principi non negoziabili”. Per i cattolici è quindi un dovere non abbandonare i propri principi anche quando messi in minoranza e di continuare a proporli per evitare l’adozione di leggi ad essi contrarie e per migliorare quelle esistenti per ridurre la distanza da tali principi.

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